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Il territorio, prevalentemente collinare ( per il 70,7%), presenta delle zone montuose (per il 29,3%).
Offre una grande varietà di caratteri morfologici e paesaggistici e il susseguirsi di vallate, catene montuose, altipiani e pianure, più o meno estese, che attraversano la regione da ovest a est, costituiscono la caratteristica geografica dominante. La non raggiunta stabilità tettonica e la giovane età geologica motivano l'elevata sismicità della regione, nonché lo scenario alpestre; le cime, tuttavia, sono di norma non molto elevate (mediamente intorno ai 1.300 metri s.l.m.), ampie e coperte da pascoli sovrastanti estese superfici boschive.
"L'Umbria ancora
oggi resiste", potrebbe essere questo
uno slogan per quanto riguarda la tutela
dell'ambiente e della salute dei
cittadini in Umbria. Numerosi sono
parchi regionali nazionali e aree
protette in Umbria. Ancora può accadere
che l'uomo dinnanzi alla natura si
fermi, aspetti, non travolga e stravolga
l'ambiente. Può accadere di incontrare
pascoli allo stato brado in mezzo alle
strade e doversi piacevolmente fermare
per attendere che le mandrie abbiano
attraversato. Per molti è ancora oggi
una piacevole sorpresa, per l'umbro è
una realtà radicata. Le ampie aree
verdi, i numerosi parchi e aree
protette, il territorio collinare e
montuoso di molte zone dell'Umbria la
rendono ancora oggi una regione rurale
dalle forti tradizioni radicate tra gli
abitanti dei numerosi centri medievali,
Umbria cuore verde d'Italia. Non si
parla di rispetto della natura, non è
una frase degna poichè la natura esiste
ancor prima dell'uomo. Si parla di una
serena convivenza e di un felice
connubio duraturo che accompagna
l'Umbria nel tempo senza pensare a
disboscamenti, devastazioni della natura
e delle numerose zone verdi. Ci sono
tuttavia campanelli di allarme per
quanto riguarda la costruzione di nuove
strade, esigenza dovuta al movimento dei
sempre più numerosi cittadini che usano
il proprio mezzo di trasporto, a tal
proposito ci sono forti controlli anche
da parte di organizzazioni per la tutela
ambientale ma anche degli stessi umbri
che prontamente sono attenti
nell'eventualità di dover manifestare
anche contro un ipotetico ed eventuale
inquinamento acustico. L'Umbria resiste
anche perchè ad esempio tra i sei
maggiori laghi italiani solo il
Trasimeno supera l'esame a pieni voti
registrando l'en plein di spiagge
pulite. La notizia trapela da
un'anticipazione del rapporto sulla
qualità delle acque di balneazione del
ministero della salute. In occasione
della Giornata Mondiale dell'Ambiente
che si è tenuta il 5 giugno 2005, ha
riaperto al pubblico dopo otto secoli la
Selva di San Francesco di Assisi
adiacente alla Basilica Superiore. Una
piccola parentesi a favore della tutela
dei numerosi edifici e monumenti d'arte
dell'Umbria contro gli stati di calamità
naturali; dopo il terremoto del 1997
l'Umbria è tra le prime regioni ad aver
sperimentato un sistema di tecnologie
antisismiche avanzato per preservare il
patrimonio artistico con uso di leghe
con caratteristiche di elasticità già
applicate nelle stazioni spaziali
americane, una sorta di ammortizzatori
di gomma che attutiscono eventuali
scosse sismiche. Già per la
ricostruzione della Basilica di Assisi
fu usato il Kevlar, un tessuto in fibra
aramidica che serve per garantire la
tenuta del sistema di ancoraggio agli
arconi rinascimentali e al tetto.
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